Venere

....E' la mia rappresentazione in chiave figurativo-simbolica della bellezza corporale

raffigurata e racchiusa in un corpo armonioso nella sua individualità, da sempre archetipo della bellezza fisca, un dono che la natura elargisce e come tale destinato a terminare.

L'intento è di bloccare "l'immortalità" di cui vive il concetto di bellezza racchiudendola, almeno in parte, tra le forme di un oggetto, ma il corpo in quanto forma di energia peritura non può sottrasi al deterioramento del tempo fisico e, per inserire nella scultura quest'idea, ho utilizzato un legno con difetti strutturali, che come fossero impostazioni genetiche si son sviluppate con lo svolgimento dell'opera sino a raggiungere la sensazione di sospensione del tempo.

Il corpo non teminato, non racchiuso in contorni troppo definiti, ed accennante una live torsione, lascia aperto un dialogo con lo spazio che lo contiene e le sensazioni  dell'osseratore, come fosse un istante imprigionato di un'azione che fluisce.